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Corte dei Conti e FOIA, l’occasione per fare i conti con quello che siamo davvero.

La circolare della Corte Conti e le disposizioni del Ministro Buongiorno ci offrono una straordinaria opportunità per innovare il nostro Comune.

In queste ore sono state pubblicate due disposizioni che potranno aiutare i Comuni italiani nel processo di digitalizzazione e di riorganizzazione.

Mi riferisco:

Il questionario, che dovrà essere compilato entro il 30 settembre del 2019, pone un problema di metodo e di sostanza ai Comuni.

Ogni Amministrazione dovrà fare lo screening sullo stato di attuazione del Piano per l’informatica 2019-2021 (ricordo che il Piano è stato pubblicato qualche mese fa).

È evidente che gli obiettivi previsti dal Piano dovranno essere parte integrante degli strumenti di programmazione dell’Ente. Quindi, dovranno far parte del PEG, del PTCPT, del DUP.

La sequenza dovrà essere quindi:

  • individuazione degli obiettivi del Piano 2019/2021, in particolare gestione dei Data Center, piattaforme di interoperabilità, valorizzazione delle basi dati ecc.;
  • valutazione sullo “stato dell’arte” in ogni singolo Ente;
  • definizione di obiettivi, di metriche di valutazione, l’integrazione “trasversale” nel PEG dei diversi obiettivi.

Senza di timore di smentita posso affermare che, la stragrande maggioranza dei Comuni -e non solo quelli di piccole dimensioni- ad oggi non ha realizzato ed adottato un Piano organico di riorganizzazione (riorganizzare è la base per una corretta digitalizzazione) e digitalizzazione.

Senza scomodare i facili timori verso la Corte dei Conti, i Comuni non devono vedere la compilazione del questionario come un altro ulteriore adempimento. I Comuni devono cogliere l’occasione della compilazione del questionario per darsi strumenti di pianificazione, di misurazione e di controllo dei processi di riorganizzazione e di digitalizzazione.

Ritengo che, in questa attività dovrebbero essere coinvolti anche gli OIV troppo spesso avulsi dalle problematiche di digitalizzazione dell’Ente.

Naturalmente i Responsabili per la Transizione al Digitale e i loro team dovrebbero essere i protagonisti di questa attività, legittimando così il proprio ruolo.

p.s. sarebbe, per ovvi motivi, un errore gravissimo affidare ai propri fornitori di servizi informatici questa attività.

La circolare del Ministro Buongiorno si inserisce a pieno titolo in queste tematiche soprattutto laddove afferma che:

la promozione di maggiori livelli di trasparenza costituisce un obiettivo strategico di ogni amministrazione, che deve tradursi nella definizione di obiettivi organizzativi e individuali».

A tal fine, fermo restando che l’inosservanza del termine di conclusione del procedimento di accesso, nonché il rifiuto, il differimento, o la limitazione all’accesso civico generalizzato, al di fuori dei casi espressamente previsti dall’art. 5-bis del decreto trasparenza, costituiscono elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale, anche ai fini della corresponsione della retribuzione di risultato e del trattamento accessorio collegato alla performance individuale dei responsabili, sarebbe altresì auspicabile introdurre appositi obiettivi legati alla attuazione del decreto trasparenza.

Le indicazioni relative all’utilizzo di soluzioni tecnologiche per la gestione delle istanze attengono ai compiti del Responsabile della transizione digitale, individuati dall’art. 17 del d.lgs. 7 marzo 2005, n. 82 (Codice per l’amministrazione digitale) e illustrati con la Circolare RTD n. 3/2018 del Ministro per la pubblica amministrazione.”

I processi di digitalizzazione (conseguentemente il ruolo del RTD) sono decisivi per garantire adeguati livelli di trasparenza per i cittadini.

Non si tratta solo della gestione digitale del registro degli accessi, quanto piuttosto della progressiva gestione digitale dell’intero flusso documentale dell’Ente e dei processi di interoperabilità.

Come si capisce bene ci attende un estate/autunno di impegno e di lavoro.

Bisogna analizzare con occhi critici, darsi metriche, e obiettivi.

Bisogna coinvolgere in questa attività non solo i dipendenti, a partire dai livelli dirigenziali.

Soprattutto vanno coinvolte le Giunte Comunali. Vorrei ricordare a tutti noi che l’approvazione del PEG e del PTCP sono atti di competenza -e di responsabilità- della Giunta.

Buon lavoro amici cari.

Recentemente ho pubblicato alcune linee guida per realizzare il Piano Triennale 2019/2021 per la Digitalizzazione dei Comuni.

Se siete interessati, contattatemi.

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