Ponte sullo stretto o banda larga?

Davvero bello il premio (PremioAdecco-Festival delle Città Imprese) che mi hanno assegnato.

Bello il senso della composizione in plexigas: “Frutto proibito: la creatività”.

Complimenti per la scelta di far presentare ad un ragazzo di poco più di 16 anni Federico Morello. Bravo, competente, coraggoiso (mi permetto un consiglio un pò meno Steve Jobs nell’abbigliamento) inventore di Friuliadd, che vuole dire “Friuli anti digital divide”.

Federico è, tra le altre, il consigliere del Sindaco di Sequals (ricordate Primo Carnera?) nelle politiche wifi, fibra ecc.

Il titolo del dibattito risente molto della campagna di WIRED “Ponte sullo stretto o banda larga?”. Ciò era inevitabile, ma segna un pò il senso della discussione.

Pare che in Italia la diffusione della banda larga possa essere affidata esclusivamente alle risorse pubbliche. In realtà non è così.

Segnalo a questo proposito i contributi di Francesco Sacco (Università Bocconi) e Francesco Borga (Presidente di Veneto Sviluppo). In particolare Francesco Saco che collabora al progetto per estendere la rete in fibra ottica in Lombardia.

Mi pare che con molta fatica ci si avvii finalmente ad imboccare la strada della collaborazione tra soggetti pubblici e soggetti privati.

Mi sono permesso di segnalare l’opportunità di coinvolgere negli investimenti più che gli operatori di TLC (battaglia perduta almeno per qual che riguarda Telecom) i produttori di contenuti. Ritengo in particolare che coloro che si apprestano a fornire i servizi di cloud computing (vera killer application dei prossimi anni) possano essere inevitabilmente interessati all’investimento per l’espansione della banda larga.

Insomma è opportuno uscire dagli schemi italiani ormai desueti.

Mi consola che, almeno in quel consesso, si stia affermando sempre di più la consapevolezza che senza un serio impegno per diffondere infrastruttura e cultura digitale il nostro Paese sarà destinato, ancor di più, ad avviarsi ad un rapido declino.

Speriamo bene!!!