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È più importante il food o il digitale??????

 

foorban-consegna-domicilio-milano-00La Stampa pubblica una intervista a Stefano Cavaleri di Foorban.

Confesso tutta la mia invidia, perché cucinare e servire a domicilio é un mio sogno, da oggi non più segreto.

Tuttavia sono convinto di avere qualche chances di affermazione in più di Foorban.

Sentite qua. Afferma Stefano Cavaleri “La nostra sfida più grande è la pasta. Per friggere utilizziamo la tecnica di spruzzare l’olio sul cibo, in modo che si mantenga croccante, mentre il polipo viene cotto sottovuoto perché resti morbido”. Tecniche un pò sordide, ma capisco.

Sicuramente meglio “unti e bisunti” di Chef Rubio. Dove invece mi inquieto davvero é quando leggo questa affermazione: “Ma, al di là degli stratagemmi culinari, è la tecnologia che conta.”. E a questo punto ci racconta degli algoritmi in possesso di Foorban per calcolare i percorsi più brevi tra le cucine e le case di chi ha ordinato.

Foorban + Michele + Vianello + digitale

Mi dispiace davvero. O la qualità della tua cucina é sopraffina, oppure hai perso per sempre un cliente anche se gli algoritmi sono davvero fighi.

La qualità del cibo é più importante di ogni tecnologia. Mi auguro che i fondi destinati alla ricerca e sviluppo (650mila euro del micro investimento appena ricevuto da un gruppo di investitori privati) non vadano in algoritmi, ma in tecniche di cottura e di presentazione del cibo.

Altrimenti, meglio lo street food napoletano (lì non ci sono algoritmi, ma passione e tanta manualità)!!!!

p.s. sempre sulla Stampa segnalo quesa interessantissima disputa tra cuochi romani: “Guanciale o pancetta? Il dilemma degli chef di Trastevere

Naturalmente il tutto in salsa digitale.

 

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