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My work, my way is the mantra

D’istinto, dopo la tre giorni passata al seminario organizzato da Gartner commento un aspetto della presentazione di Ansgar Schulte (CIO & Executive Leadership Research Group di Gartner).

Posso solo dire che la sua presentazione ha suscitato commenti e grande dibattito tra un pubblico composto prevalentemente da CIO.

Ciò che però mi interessa sottolineare, perché è oggetto anche della ricerca che stiamo facendo come VEGA, è la forza con cui è stato affrontato l’argomento dei cambiamenti indotti dall’ingresso nelle organizzazioni aziendali dei più giovani.

Le professionalità più giovani possono portare nelle aziende uno straordinario patrimonio costituito dal “loro modo di lavorare”. Il “loro modo di lavorare” è costituito dalla capacità di convivere e quindi di estrarne ogni potenzialità, con le tecnologie e le piattaforme mobile, con i social network.

Uso il verbo “possono” perché deve esserci una capacità/volontà delle imprese di usare queste professionalità.

Attorno a questo nodo si deve sviluppare una nuova capacità dei CEO e dei CIO. Mi è piaciuta molto la sottolineatura di Schulte secondo il quale la leva salariale non è prevalente nel motivare questa nuova generazione di lavoratori.

Piuttosto la volontà di condivisione, di cambiare, di guardare avanti. E’ una sfida che chi dirige le aziende (tutte le azienda, ma anche la Pubblica Amministrazione) deve essere in grado di affrontare per generare valore economico e sociale.

E’ la prima volta che vedo in una presentazione la capacità di affrontare non solo il cambiamento tecnologico (cloud computing, virtualizzazione, tablet ecc.), ma anche di prevederne il risvolto sociale.

La mia soddisfazione sta anche nel fatto che la scelta che stiamo facendo di progettare e realizzare un edificio intelligente si sposa con l’evoluzione tecnologica e del lavoro proposta da Gartner.

Mi permetto di aggiungere una slide presentata da Schulte che rappresenta efficacemente i concetti che ho espresso fino ad ora. Riflettiamoci accuratamente!!!

1 risposta su “My work, my way is the mantra”

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