Categorie
Senza categoria

Inutile…continuano a imperare le burocrazie ministeriali

Reduce da una due giorni intensa al Forum Pubblica Amministrazione.

Dibattito importante e ricco: open government, open data, smart cities, agenda digitale ecc.ecc.

Che bello, mi dico.

Leggo la Repubblica e inorridisco:…” Monitoraggio web. Un sito seguirà punto per punto lo stato di avanzamento delle opere pubbliche. L’iniziativa, secondo il dicastero, vuole “mettere i cittadini in condizione di seguire e capire dove e come i soldi pubblici vengono impegnati”. “Abbiamo deciso di creare un meccanismo molto trasparente”, ha detto Passera, precisando che sul sito ci sono ora “tutte le opere deliberate dal Cipe con il nuovo governo, ma l’idea è di ricostruire tutte le opere in corso”.

Nel sito 2 saranno raccolti tutti i progetti approvati dal Cipe fino ad oggi e quelli nei prossimi mesi. Il portale sarà aggiornato ogni tre mesi e avrà due modalità di visualizzazione dei cantieri: un elenco testuale e una mappa google. Le opere saranno divise in quattro categorie: corridoi strategici, cioè grandi assi viari e ferroviari (Trans European Network); ambiti urbani, cioè aree con una popolazione superiore a un milione di abitanti; nodi logistici, cioè collegamenti portuali, aeroportuali e interportuali; e infine i sistemi idrici. Per ogni singolo progetto, sarà pubblicato la presentazione, i  dati economici finanziari e il programma su cui saranno indicate le fasi progettuali e operative.”.

Trasecolo…un portale aggiornato ogni tre mesi…in che formato i data?, possibilità di interazione con i cittadini…

Ovviamente la mia critica non va al Ministro Passera, ma ad una generazione di burocrati che impediscono l’innovazione in Italia.

3 risposte su “Inutile…continuano a imperare le burocrazie ministeriali”

Ovviamente la mia critica non va al ministro Passera. Perchè tutta questa cautela? Se si circonda di consulenti geriatrici che vengono dall’era dei mainframe e se pensa all’IT come a quello che avevano in banca, cosa ti aspettavi che facesse?

Perché continuo a credere che “qualcuno” bisogna salvarlo nonostante tutto. Nel deserto non si costruisce nulla. Purtroppo l’Italia si avvia alla desertificazione.

Lascia un commento