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Il deleterio sport di piangersi addosso. Anche in Italia si può innovare.

Eric Schmidt narra il caso (v.Corriere della Sera) del tassista di Mantova che, attraverso un uso intelligente del web, ha sviluppato e ingrandito la sua azienda.

Un’attività lavorativa, quella del tassista, scarsamente innovativa può innovarsi e svilupparsi (v.l’inserimento di un link verso gli hotel veneziani) grazie a Internet.

In virtù di questo esempio Schimdt si rivolge al mondo della piccola e media impresa italiana -il 98% del nostro tessuto produttivo- per dirgli (urlargli!!!) che la rete aiuta il business, aiuta a recuperare produttività e capacità di competere sui mercati globali.

Ricorda Schimdt, a sostegno delle sue tesi, che su 4 milioni di piccole imprese in Italia solo il 20% ha un sito web.

Ecco allora che l’offerta (chi fornisce e produce servizi e prodotti IT) e la domanda (piccoli e medi imprenditori evangelizzati alle virtù del web) possono incontrarsi generando sviluppo e occupazione.

D’altronde internet ogni due posti di lavoro cancellati ne genera cinque di nuovi, racconta un altro articolo (Internet? Crea 5 posti ogni 2 cancellati) apparso oggi sul Corriere della Sera.

Fornire servizi IT alle piccole e medie imprese e ai distretti del Veneto, formarne i quadri dirigenti e i dipendenti sta diventando la mission prevalente per il VEGA.

A settembre partiamo con il laboratorio VEGALAB (destinato al cloud computing) destinato alla formazione e alla sperimentazione.

Già oggi chi si insedia al VEGA gode di 300 mb di banda; sempre entro l’autunno l’uso del VOIP sarà destinato a coprire l’intera area del Parco (piattaforma Avaya), lo stesso dicasi per il wifi.

Sfido altre realtà produttive e distrettuali a fornire una gamma di servizi IT di questo livello.

Orgoglio, sicuramente!!! ma soprattutto la consapevolezza di aver imboccato una strada giusta.

Non ci siamo stracciati le vesti di fronte ai limiti “del sistema”, ci siamo attrezzati.

Oggi cominciamo a vedere i primi risultati.

1 risposta su “Il deleterio sport di piangersi addosso. Anche in Italia si può innovare.”

IL problema principale Michele , è che alle piccole imprese mancano i soldi . Sembra strano ma , per una micro azienda , pianificare 5000 euro all’anno , per 3 anni , per realizzare la gestione web , sia commerciale che amministrativa , con supporto nei social network , blog ecc…. ha difficoltà a trovare chi si fa carico di realizzare il progetto . Forse è anche perchè esistono imprenditori ben informati a volte di più di tante società sviluppatrici di applicazioni web . Quindi nella situazione attuale del mondo web , le piccole imprese italiane trovano interlocutori spendendo subito 15.000 euro per un progetto che verrà completato dopo 3 anni ( ed io aggiungo un bel “forse” ) .
E allora Michele spingi + che puoi la macchina che stai conducendo perchè la strada che hai imboccato è quella giusta .
Ma fai presto !

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