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È giunto il momento di organizzare il coworking “in movimento”

#michelevianello #coworking #ferrovie #nomadworker

Quella che vi sto proponendo non é una boutade, né una provocazione.

Il “coworking in movimento” é una opportunità che Trenitalia e Italo Treno dovrebbero cogliere immediatamente.

Ogni giorno centinaia di migliaia di persone si spostano in treno. Ogni giorno queste persone utilizzano 2 o 3 ore del tempo trascorso in treno per lavorare. Questo fa si che preferiamo il treno all’automobile o all’aereo.

Ogni ora trascorsa in treno costituisce una straordinaria opportunità per lavorare.

Quando ci sediamo in treno, soprattutto nelle lunghe percorrenze, accendiamo il nostro computer e iniziamo a lavorare. Oppure leggiamo documenti, scriviamo, telefoniamo ai nostri colleghi o ai nostri clienti.

Queste attività lavorative vengono purtroppo “condivise” con i turisti, con le persone che si spostano per i più svariati motivi. Durante il viaggio diventiamo “incompatibili”.

Spessissimo queste persone intralciano la nostra attività o, siamo noi, che le disturbiamo.

L’esplosione sempre maggiore del lavoro in movimento (il lavoro nomadico) ha fatto si che gli spazi di coworking si diffondano a macchia d’olio. Il grande vantaggio, la filosofia del coworking, é quella che le persone più diverse condividano non semplicemente uno spazio, soprattutto condividano idee, ipotesi di business, stili di vita.

La mia proposta é semplicissima ed é rivolta a Trenitalia e a Italo Treno. Chi arriverà per primo meglio alloggerà!!!

In ogni treno viene istituita, senza differenze di prezzo, una “carrozza coworking”.

Quando si prenota il biglietto si sceglie la “carrozza coworking”. Quando si prenota il viaggio ci si può loggare a Linkedin e lasciare le proprie caratteristiche professionali talché si avrà l’opportunità di scegliere, sulla base di queste caratteristiche, l’ideale compagno/a di viaggio.

Le associazioni dei gestori di coworking potrebbero convenzionarsi con Italo Treno e Trenitalia (che potrebbero concedere alcune agevolazioni ai coworker iscritti) per favorire l’estendersi e il consolidarsi di questo processo.

Come vedete é una cosa in sé semplice, ma non scontata. Lascio immaginare ad ognuno di voi gli infiniti effetti positivi di un servizio come quello che ho descritto.

Lincarsi a Linkedin é semplicissimo come dimostra una analoga iniziativa già promossa da tempo da KLM sui voli a lunga percorrenza (v. il filmato).

Perché quando viaggiamo dobbiamo essere tutti eguali. Il vettore fisico é lo stesso, le motivazioni, ormai sono diverse.

Una volta tanto, si può guardare in avanti???

p.s. evitate commenti sull’efficienza del wifi a bordo dei treni. Il wifi é utile, ma non indispensabile per innescare il processo che ho appena descritto.

3 risposte su “È giunto il momento di organizzare il coworking “in movimento””

Caro Vianello
da tempo ti rincorro senza riuscire ad aprire un dialogo eppure io parlo di azienda virtuale e tu di nomadi.
Dammi qualche spunto per lavorare insieme.
I miei studenti hanno appena avviato un Preincubatore a Barletta e con loro siamo in rete ma non abbiamo avviato un sistema valido di coworking.
saluti
Alessandro

Ciao Alessandro, non riusciamo ad incontrarci. Il mio nomadismo mi porta in giro per il mondo. Proviamo a combinare uno skype michele.vianello68
A presto.
Michele

Mi sembra proprio una cosa utile. Lavorare insieme, in treno, consente anche di incrociare stakeholders che difficilmente incontreremmo. Meglio mettere a frutto le ore trascorse a lavorare in solitudine.

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