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Benedetto XVI e il futuro della rete

…”prendete il largo senza timori nel mare digitale” ricordando peraltro il digitale divide e il rischio che si crei “un nuovo fossato” tra nazioni ricche e povere, come pure i pericoli di “omologazione e controllo”.

Così oggi il Corriere della Sera riporta alcuni passi del messaggio papale.

La Chiesa dimostra così di capire le straordinarie opportunità per l’umanità consentite dall’estensione dell’uso del WEB; così come denuncia le nuove diseguaglianze economiche e sociali che si vengono ad approfondire se non si supera il digital divide.

Si resta così indignati di fronte alla denuncia pronunciata da Assinform nel corso del Convegno “Informatica per lo sviluppo del Paese“.

I Paesi che hanno investito di più nell’IT hanno visto una maggiore crescita del PIL a partire dagli USA e dal Giappone.

L’Italia non ha seguito questa strada: solo il 54% delle imprese italiane usufruisce di broad band, a fronte della Germania al 84%, della Spagna al 97%, del Regno Unito al 87%.

Noi attendiamo sempre i famosi (famigerati) 800 milioni di Euro promessi dal Governo per lo sviluppo della banda larga.

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