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Pandora: un “non edificio”, intelligente ed ecosostenibile

Bene, finalmente ci siamo. Abbiamo presentato ufficialmente Pandora.

Avete presente il film Avatar. Avete presente quel pianeta “organismo” dove tutto è organicamente connesso. Quei fili bianchi (fibra ottica organica?) che connettono al pianeta (sistema di cloud?) tutto. Avete presente quell’organismo ecosostenibile intimamente integrato.

L’idea “Pandora” nasce proprio dalla suggestione di mettere insieme uomini e cose in un organismo ecosostenibile “ad emissioni zero”.

Le performance ambientali dell’edificio le vedrete nelle slide che ho allegato a questo post.

La seconda caratteristica dell’edificio è quella di aver pensato che il futuro del lavoro è “nomade”.

Le piattaforme “cloud computing” ci consentono già oggi di avere a disposizione dappertutto le nostre “conoscenze”.

La conoscenza personale, quella del datore di lavoro. La nuova generazione di tablet, di smartphone ci consente di accedere alla conoscenza indipendentemente da dove siamo, e in qualsiasi momento della giornata.

Lo spazio e il tempo di lavoro dell’epoca fordista non avranno più motivo di esistere.

Da questo l’idea di pensare ad un edificio in grande parte destinato alla nuova generazione di nomadic worker.

Affascinante vero? Mobilio e layout leggeri, flessibili. Mobilio in carta o in plastica riciclata che si compone di volta in volta come un origami.

Benevolmente e con grande simpatia (che ricambio) il mio amico Massimo Carraro, l’uomo che per primo in Italia ha pensato alla costruzione dei coworking, ci ha definito dei bei “matti creativi”.

E’vero. Chi vede con occhi tradizionalisti “Pandora”, dirà: “Ma questi sono folli!!!”.

In questa epoca difficile (non mi riferisco solo all’Italia) l’innovazione è la capacità di guardare molto in avanti. L’innovazione è la capacità di mettere insieme conoscenze sparse. L’innovazione è la capacità di immaginare cose nuove, quelle che ancora “non esistono”. L’innovazione è la capacità di immaginare città intelligenti dove le gli umani, le cose, gli edifici si parlano.

Ecco, con orgoglio, quando pensiamo al Pandora, pensiamo alla nostra capacità di osare e di essere davvero folli.

 

1 risposta su “Pandora: un “non edificio”, intelligente ed ecosostenibile”

ciao michele,

ancora grazie per averci fatto capire ancora una volta – con la concretezza della tua visione – di cosa possiamo essere capaci in italia.
è ora che facciamo nostra la lezione di chi ha detto “solo chi è abbastanza folle da pensare di poter cambiare il mondo, lo fa veramente”.
penso davvero che tu sia una delle persone all’altezza di questa frase, e del resto l’hai già dimostrato in passato…

buon lavoro quindi, e a presto
max

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