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Codice dell'Amministrazione Digitale

Il cittadini e la Pubblica Amministrazione. Le nuove guerre del tempo

Le inefficienze della Pubblica Amministrazione, ma non solo, ci fanno perdere infinite quantità di tempo.

Mai era apparso così vero il noto detto “il tempo è denaro”.

La Fondazione Ambrosetti in un bellissimo studio “Stato, cittadini e imprese nell’era digitale“, ha quantificato il 40 miliardi di euro ogni anno il danno che il nostro Paese subisce per le perdite di tempo dovute alle diverse infefficienze.

Diverse inefficienze, perché spesso le Ferrovie dello Stato sono inefficienti, perché il sistema di distribuzione della posta è inefficiente, perché la Giustizia è inefficiente, perché il Comune è inefficiente.

La figura che segue è il biglietto cartaceo che una bravissima dipendente di Trenitalia ha compilato a mano perché il “server non funziona”.

Naturalmente, sia io che lei abbiamo perso un’ora del nostro tempo.

Eppure, la diffusione degli strumenti e delle piattaforme web ci consentirebbe di raggiungere livelli di produttività mai visti.

Eppure la cultura della “digitalizzazione dell’esistente” riesce ad impedire il pieno dispiegarsi di tutte le nostre potenzialità. La burocrazia, seppure digitalizzata anzi, poiché digitalizzata, amplifica le distorsioni e l’inefficienza.

E allora? e allora è il momento di drastici ma ovvi atti di coraggio.

Delegificare l’introduzione dell’IT nella Pubblica Amministrazione, rendere più efficienti le reti e le infrastrutture, privatizzare i servizi aprendoli alla concorrenza, ci consentirà di recuperare “tempo” e ricchezza.

Sicuramente si perderanno vecchi posti di lavoro, ma se ne creerebbero di nuovi. Il tempo così recuperato genererà efficienza e occupazione.

Possiamo ancora permetterci di tergiversare???

Michele Vianello

2 risposte su “Il cittadini e la Pubblica Amministrazione. Le nuove guerre del tempo”

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