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Open data e efficienza delle Poste Italiane,. Dedicato ai postini (vale anche per i messi comunali)

Buon senso.

E’ovvio che nel corso della settimana non ha senso recapitare le raccomandate ai lavoratori negli orari “canonici”.

Nessuno di noi è a casa. In tutti i casi il modello tradizionale marito al lavoro, moglie casalinga sta diventando marginale.

Conseguenza, il sabato mattina devi andare al’Ufficio Postale e recuperare la raccomandata. Costi sociali altissimi, costi per le Poste egualmente alti, customer bassissima.

Soluzione: open data di una Amministrazione Comunale che indica il nostro stato lavorativo, messciato con i dati delle Poste contribuiscono ad efficentare il sistema della distribuzione della posta.

Conseguenza 1, non possiamo essere a casa dalle 8 alle 17, conseguenza 2 non ha senso utilizzare i postini (i messi comunali) dalle 8 alle 17. Semplice no!!!

E il “povero postino”??? Il “povero postino” (il “povero messo comunale”) con buona pace per CGIL/CISL/UIL non può avere lo stesso orario di lavoro dei comuni mortali.

Lavora quando l’orario (generato da un uso corretto degli open data) rende più efficiente il suo servizio. Non a caso si chiama servizio.

Ho scritto questo post non solo perché sono stufo di andare il sabato a ritirare le raccomandate, ma soprattutto per far capire che l’open data funzionerà se si gestiranno le conseguenze “sociali”.

L’open data cambia l’assetto di una città. Non esiste la smart city, va costruita la città intelligente.

8 risposte su “Open data e efficienza delle Poste Italiane,. Dedicato ai postini (vale anche per i messi comunali)”

Nel nostro Paese purtroppo le cose “normali” sono sogni. Soluzioni di questo tipo porterebbero enormi risparmi ed eviterebbero di avere i tagli orizzontali alla spesa pubblica che provocano solo disastri e disservizi.
Ma continuiamo a sognare e a proporre, prima o poi….

Michele,
il punto è un’altro: qualsiasi comunicazione, anche le raccomandate, possono e dovrebbero esser veicolare per posta elettronica, ENTE o Azienda, mi chiedi la PEC e finisce li.

Molto più semplice, molto è più moderno ed efficace.

🙂
Luca

Caro Luca figurati se non sono d’accordo con te. In prospettiva!!! oggi dobbiamo limitarci a gestire in modo efficiente la “carta”. Ciò che voglio sottolineare è la fine del mondo dell’orario eguale per tutti. Semplicemente è fonte di disservizi.

Michele come sempre “illuminato” in tutti i sensi e non solo ma anche fondamentalmente realista!!
Non è un caso infatti che i primi servizi On Line reali ai cittadini sono stati erogati per merito del Timbro Digitale evitando code allo sportello dei comuni, noiosissime e costosissime code agli uffici postali ma piu’ in particolare i costi di postalizzazione, oltre 100 comuni, 2 Regioni (Emilia Romagna e Sardegna) 10 Università (La sapienza, Bologna, Ca foscari) hanno migliorato la vita ai loro utenti e semplificato i propri processi. per approfondimenti da parte di tutti http://www.timbrodigitale.com

Ottima idea…. ma indovina un pò chi sarebbero i primi ad ostacolare il tutto?
I sindicati…. non capendo a volte che idee del genere non vanno contro i lavoratori ma a beneficio loro…

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