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Il disastro nel Golfo del Messico e il WEB 2.0

Qualche anno fa Don Tapscott e Anthony Williams scrissero un libro dal titolo ambizioso: “Wikinomics 2.0-La collaborazione che sta cambiando il mondo”

Il libro, proprio nelle sue battute iniziali, prese spunto dall’esempio di un’azienda di estrazioni minerarie che riteneva di aver esaurito i propri filoni da sfruttare.

La scelta di mettere in rete le proprie conoscenze e di chiedere la collaborazione ai geologi nel mondo determinò il successo di quella società e la sua salvezza.

“Louisiana, nessuno sa come fermare il greggio. La BP chiede aiuto sul WEB”, titola un importante quotidiano.

Si riporta la richiesta  della BP, attraverso un  sito WEB, (Deepwater Orizon Response) di suggerimenti per mettere fine al disastro ecologico in corso nel Golfo del Messico.

Si conferma ancora di più: il WEB 2.0 (a differenza di ciò che molti pensano di sapere) non è un software, è una filosofia, è un approccio di collaborazione.

E’ “user generated content”. Può essere la “collaborazione che ci aiuta a cambiare il mondo”, anche nel Golfo del Messico.

2 risposte su “Il disastro nel Golfo del Messico e il WEB 2.0”

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