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Codice dell'Amministrazione Digitale

Patente europea per l’uso del computer. Noi e Jurassic Park!!!

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Giuro che non conoscevo l’esistenza di questa antica specie di dinosauro. Si chiama Patente Europea del Computer.

Ne ho scoperto l’esistenza ieri sera quando una mia amica, che deve fare il concorso per diventare Preside di una scuola, mi ha raccontato che sta facendo un corso per conseguire “La Patente Europea del Computer”.

La ho guardata accigliato e le ho detto “perché fai queste puttanate inutili?”. Mi ha risposto, sorpresa “nel mondo del Pubblico Impiego la Patente Europea del Computer fa punteggio”.

Sono trasecolato e sono andato a verificare cosa si insegnasse e perché fosse così preziosa da meritare un particolare punteggio per accedere agli “impieghi pubblici” e, soprattutto ad abilitare ad insegnare ai nostri figli.

Nelle mie ricerche web ho scoperto che non pochi ritengono che la Patente Europea per il computer sia l’alfabetizzazione digitale. Quella del Maestro Manzi, per capirci!!!

Articolazione delle competenze e dei corsi:

“Per conseguire l’ECDL Core si deve essere in possesso della “skills card” (valida per tre anni dalla data del rilascio) e sostenere un esame in un qualsiasi Istituto, certificato da AICA e chiamato genericamente “test center”, che si articola in sette prove corrispondenti ad altrettanti moduli, ovvero:

  1. concetti di base della tecnologia dell’informazione
  2. uso del computer e gestione dei file
  3. elaborazione di testi
  4. foglio elettronico
  5. database
  6. strumenti di presentazione
  7. reti informatiche

L’esame, svolto al computer, ha la durata di 35 minuti per il primo modulo, e di 45 minuti per tutti gli altri. La percentuale di risposte corrette necessaria per passare l’esame è del 75% (27 domande su 36) per tutti i moduli.” notizia tratta da Wikipedia.

SENZA PAROLE!!!! e questa sarebbe la base abilitante alla conoscenza del Computer (termine desueto in epoca di device mobili, di LIM ecc.ecc.), e questa somma di banalità consente di ottenere punteggio per far progredire la puntata nel Pubblico Impiego???

E ancora:

“ECDL Advanced

È la certificazione per l’utente evoluto del personal computer che attesta la conoscenza approfondita di alcune aree dell’ECDL di base (Core Level). Per conseguire gli esami ECDL Advanced non è necessario possedere la certificazione ECDL Core.

I moduli dell’ECDL Advanced sono i seguenti:

  • AM3 (Advanced Module 3) – Elaborazione Testi
  • AM4 (Advanced Module 4) – Foglio elettronico
  • AM5 (Advanced Module 5) – Database
  • AM6 (Advanced Module 6) – Presentazioni”

Qualcuno vuole spiegare a questi geni del pensiero e della conservazione che il mondo é mobile, che Internet é social, che sono state inventate le App, che il foglio elettronico…., ma fateci un piacere!!!

E noi stiamo a blaterare di alfabetizzazione digitale e di agenda digitale italiana.

Naturalmente i siti sono correlati dalle offerte avanzate “agli ignoranti” dalle scuole guida che, tipo CEPU, ti aiutano a conseguire questo ambito riconoscimento.

Mi piacerebbe davvero sapere cosa ne pensano tutti i miei amici che parlano di competenze digitali, di AGID, di scuola digitale. Loro remano faticosamente, e gliene sono grato, altri fanno deragliare il treno dell’innovazione.

Nel frattempo, nonostante la Patente Europea per il computer il sito della scuola di mio figlio é indietro di un anno …. e nessuno dice nulla.

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5 risposte su “Patente europea per l’uso del computer. Noi e Jurassic Park!!!”

Non è una puttanata, è un’iniziativa che parte da lontano: tu l’hai scoperta solo a fine 2014, farei mea culpa invece di criticare senza conoscere le motivazioni che sono alla base dell’iniziativa.
Sicuramente è perfettibile, aggiornabile, ha lacune, dei limiti e legami troppo stretti al mondo microsoft per i miei gusti. Ciò detto, la PA e la scuola in primis, sarebbe un posto migliore se tutti avessero conseguito questa “puttanata”. Invece si preferisce la scorciatoia tutta italica della critica e così fioriscono nelle scuole insegnanti che si mettono di traverso a qualsiasi forma di cambiamento portato dalla digitalizzazione. Anche l’aggiornamento di un sito web passa anche da questo: risorse coinvolte, tagli, disponibilità, responsabilità, competenze e aspettative. Ma sì, critichiamo, è più facile

Caro Armando, scusami ma é proprio una puttanata.
Non confondere l’uso di word (utile ma non indispensabile) con diverse metodologie di insegnamento basate ad es. su piattaforme wiki.
Se segui questo blog vedrai che é tutt’altro che critica ci sono proposte e idee.
Qualche volta bisogna anche denunciare le incommensurabili sciocchezze che costellano la via dell’IT italiano nella PA (e non solo).
Un abbraccio.

Fantastico Dott Michele!! Tutto Vero quello che dice! Io la patente ECDL l’ho conseguita 12 anni fa e già allora mi pareva una cosa obsoleta… Siamo nell’era del web 2.0 ma il resto dell’Italia pare fossilizzata all’avanti cristo!!
Anche la scuola dei miei figli ha gli aggiornamenti dei Social fermi da qualche anno e ho provveduto personalmente a segnalarlo !!
Prossimo obiettivo utilizzare i social in modo costruttivo e funzionale.. Ad es se manco ad una riunione non devo andare ad elemosinare il sunto dagli altri genitori , bensì si potrebbe con Youtubecaputure pubblicarlo nel canale you tube della scuola..
Buon lavoro!!!

Caro Michele
Mi viene il sospetto che un tale attestato di requisiti sia cucito addosso al modello di competenza informatica di certi dirigenti (pubblici) che conosco, i quali non sanno fare un copia-incolla. Purtroppo albergano sulle pubbliche poltrone da anni, con stipendi da 6000 euro e, qua e là nei loro sermoni, infilano un ‘agenda digitale’ per fare colpo.
Dirigono squadre di ‘videoterminalisti’ che non sanno usare un foglio excel perché costretti a protocollare documenti in complicati sistemi regionali da delirio e ristretti manipoli di eroi della comunicazione sottoposti da vessanti corsi di formazione sull’uso dell’immagine coordinata EXPO2015. Poco importa che sulla newsletter ci siano contenuti pari a zero (tanto non la legge nessuno…). L’importante è che ci sia il loghino con la fascia verde … perchè è la ‘comunicazione istituzionale’ (!). Se da noi si sceglie di curare il digital divide con la patente europea io scendo e vado a piedi. :-/

Una precisazione piccola la skills card non vale più tre anni ma a vita (salvo piccole integrazioni).
Detto ciò che non è importante ciò che importa dire è che il tuo un pensiero è condiviso da chi sa, almeno un po’, di tecnologie. Da molti formatori anche. Io concordo in parte, e spiego perché.
Io sono un docente ho imparato per conto mio, ho conseguito l’ecdl che mi ha dato poco, soprattutto quella precedente (non mi servono punti in graduatoria, ma vale 6 crediti universitari e il master zero, anomalie…), poi attraverso un master di e-learning ho imparato molto, ma quanti sono i docenti disposti a fare un master o corsi in piattaforme e-learning?
Stando sul campo, come si dice, mi piacerebbe condividere in pieno la tua opinione. Ma se invece del tutto devi fare i conti col nulla forse ha ragione Armando… perlomeno partiamo da una base o troviamo il modo di far arrivare tutti ad un livello minimo.
In questo l’ecdl a scuola può esser per molti uno spunto di partenza per scoprire le ICT ancora, purtroppo sconosciute. Io non mi fermo lì, cerco di far capire l’importanza dei tools 2.0 per produrre contenuti didattici in forma collaborativa con gli alunni, non è sempre facile però e poi ho la pecca di esser un uomo in mezzo a tante donne (a scuola). Tu citi anche l’esempio del del sito di scuola, è vero ma se non vi è un docente fissato che si accontenta di pochi euro….(veramente pochi, no comment) l’anno farlo far fuori costa e non ci sono i soldi…. quindi?
se l’abc delle ICT fosse acquisito sarei il primo a dire no ecdl in toto… e non è la cura del digital divide, come dice Alessandra, certo deve essere vista, laddove non c’è altro appiglio, come primo scalino, nulla più…. dove non si abita più nel giurassico molto meglio….

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