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Oggi…stay hungry, stay foolish, e domani…in Italia?

Siamo nel mezzo di una immensa orgia di “Stay hungry, Stay foolish”.

Purtroppo è morto Steve Jobs, un vero hungry e foolish (lucidissimo però).

Oggi in Italia tutti parlano di hungry e foolish.

Ma dove sta nella società italiana “la fame” e “la follia”.

Steve è figlio della società americana che ti consente, ti incentiva ad essere “affamato” e “folle”.

Ma in Italia, se hai fame te la tieni, se sei folle ti emarginano. Se provi a guardare un pò più avanti e a dire verità scomode ti additano come un pericoloso matto.

Nell’Italia delle caste (non solo la politica) dei giornalisti, dei notai, dei baroni universitari ecc., ecc. dove c’é lo spazio per la follia, per la fame, per i visionari.

Nell’Italia del posto fisso e dell’ipergarantismo, dei diritti ottocenteschi non c’é posto per il messaggio di Steve,

Oggi tutti, ma proprio tutti parlano di Steve Jobs. Forse perché é morto.

Purtroppo lo identificano con gli oggetti che ci hanno cambiato in meglio la vita.

“Stay hungry, Stay foolish” è invece un messaggio rivoluzionario, assimilabile a quello di altri visionari che “volevano mettere in rete tutto il sapere del mondo”, o che “volevano far dialogare sul web tutte le persone del mondo”. Cogliete in questo filmato l’empatia che si era creata tra Steve e gli studenti!!!

Purtroppo in Italia non è tempo di “follia”, di “visionarietà”. Che tristezza.

2 risposte su “Oggi…stay hungry, stay foolish, e domani…in Italia?”

Ieri sera hanno trasmesso Agorà su rai3, è stato interessante vedere durante lo speciale dedicato a Steve Jobs come l’italia cerca di mettere in mostra personaggi come il creatore delle Winx…il problema è che Steve Jobs ha creato uno stile di pensiero da imitare con le sue innovazioni… Le Winx? Dal canto mio è solo un prodotto commerciale di successo ma evitiamo paragoni!!!

Non posso fare a meno di condividere quanto dici Michele. Il sistema italiano appiattisce, uniforma, imbriglia. Favorisce soltanto la casta. Ho letto da qualche parte un commento che diceva: Steve Jobs in Italia non sarebbe diventato lo Steve Jobs che abbiamo conosciuto.
Credo che ognuno di noi possa cambiare e provocare dei cambiamenti a reazione, ma la fatica e gli ostacoli sono tanti, i supporti quasi nulli e accade che anche le menti affamate, folli e visionarie, alla fine esauste, finiscano per cedere le armi.

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