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Obama, le smart city, l’innovazione del Paese.

Giornata di discussione sulle “Smart City” organizzata da IBM e dal Forum della Pubblica Amministrazione.

Impressione dopo una discussione approfondita e ricca di spunti: un pezzo di Italia che ragiona di strategie e di problemi concreti.

Certamente, con livelli diversi di elaborazione e di esperienze realmente praticate, ma una bella boccata di ossigeno.

Definizione di smart city: città dove si pratica la cittadinanza digitale, dove si opera per la coesione sociale, dove si praticano politiche improntate alla sostenibilità ambientale e alla green economy.

Insomma, città dove di praticano “relazioni” e “dialoghi”.

Precondizione: sono città dove c’é la banda larga e una forte copertura del WIFI per garantire la connettività in movimento.

Attorno a questo nodo si sconta la profonda arretratezza di parti importanti del Paese, si registra il velleitarismo che di vuole innovare “strutturalmente” senza investire nelle infrastrutture di rete.

Rete a banda larga e sviluppo dei contenuti di rete devono progredire parallelamente.

Il ruolo di un Parco Scientifico come il VEGA può essere quello di contribuire a fornire conoscenze alle imprese a anche alle P.A. per interagire con l’innovazione, per pianificare l’innovazione, per dare vita a moderni sistemi territoriali.

Infine il proposito dei partecipanti di creare un network animato insieme da Pubbliche Amministrazioni, imprenditori privati, aziende dell’ICT (non è un caso che IBM abbia promosso l’incontro), Parchi scientifici.

Animati dallo spirito che Obama ha trasmesso ai Dirigenti Pubblici USA attraverso la Direttiva “White House Open Government Initiative”: “Costituire un forum per condividere le migliori prassi sulle idee innovative a promozione della partecipazione e della collaborazione, incluse le modalità per sperimentare nuove tecnologie, sfruttare l’esperienza e la conoscenza delle persone che lavorano sia nel governo federale, sia in altri settori, e avviare collaborazioni ad alto impatto con ricercatori, il settore privato e la società civile.”.

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