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Matteo Renzi, i social network, la riforma della Pubblica Amministrazione

riforma PA-Matteo Renzi-Michele Viaenllo

Circa 25 milioni di italiani sono su Facebook.

Svariati milioni di italiani usano i motori di ricerca per programmare e acquistare i loro viaggi.

Qualche milione di italiani legge le notizie dei principali quotidiani sul web.

Possiamo dire che gli italiani sono su Internet meglio, hanno scoperto Internet, grazie ai social network e ai motori di ricerca.

Con grande coraggio Matteo Renzi, ha cominciato ad agire per riformare la Pubblica Amministrazione italiana.

L’Information technology è uno strumento necessario (non un fine) per riformare la Pubblica Amministrazione, per costringerla ad interagire “alla pari” con noi cittadini.

Fino ad ora la Pubblica Amministrazione italiana è stata del tutto autoreferenziale. La riforma della Pubblica Amministrazione non è solo un problema di spending rewiev, il cuore della riforma della Pubblica Amministrazione è il cambiamento dei modelli organizzativi e il cambiare, conseguentemente, l’architettura dell’I.T. pubblico e i rapporti con i cittadini.

Gli italiani usano Internet per socializzare e per dialogare. Contrariamente a quanto si è abituati a pensare gli italiani usano il web. La Pubblica Amministrazione, generalmente, non usa correttamente il web.

Dove c’é offerta di contenuti ci sono le persone.

Dove si dialoga alla pari ci sono le persone.

Forse l’Information Technology della Pubblica Amministrazione, stretta dai lacci e dai laccioli del Codice dell’Amministrazione Digitale, non risponde ai bisogni dei normali cittadini.

Anche per questo motivo è finita l’epoca del e government, ormai espressione di “digitalizzazione dell’esistente”.

È iniziata l’epoca del social government.

Se le riforme annunciate da Matteo Renzi ci consentissero di andare in questa direzione, forse finalmente avremmo imboccato la strada giusta.

Se vuoi legge altri miei interventi sul tema:

“UNA SCOMMESSA DA VINCERE”

DELEGIFICARE IL CAD E LA PA ITALIANI

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