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Codice dell'Amministrazione Digitale

Le conseguenze dell’innovazione della P.A.. Quello che i burocrati non vogliono cambiare

Michele Vianello Pubblica AmministrazioneQueste considerazioni nascono dopo la lettura dell’articolo “Processo telematico, la carta resta. Le notifiche via email vanno stampate”. Al titolo si aggiunge una descrizione che é tutta una programma “Debutto rompicapo per il processo penale telematico Al ministero in diverse riunioni è stato esplicitato che il fax è «lo strumento più affidabile».

La cosa é ovvia: se tu affidi l’innovazione a coloro che hanno sempre conservato, le conseguenze non possono che essere queste. Mi stupisco che ci si stupisca.

Un avvocato ragiona da avvocato, un giudice da giudice. Non chiedetegli di ragionare come un qualsivoglia cittadino. Non chiedere ad un impiegato della Pubblica Amministrazione, con 30 anni di anzianità, di suggerire innovazioni, sarà molto difficile che ragioni con altri occhi. Lo stesso vale per un operaio metalmeccanico, per un insegnante e così via.

L’innovazione é guardare il mondo con occhi diversi. Tutto questo non é semplice.

L'innovazione  é  guardareil mondo con

L’avvento dell’Information Technology nella Pubblica Amministrazione italiana non deve ridursi ad essere “digitalizzazione dell’esistente”. Ovvero non può ridursi al migliorare le tradizionali prassi burocratiche.

Il cittadino non vuole la burocrazia, non accetta la “burocrazia migliorata”. Larga parte della legislazione italiana degli ultimi anni si é ridotta ad essere una semplice digitalizzazione dell’esistente. Per questo non é cambiato nulla. Certo ci sono best practice da valorizzare, ma la Pubblica Amministrazione resiste lì, immota e uguale a sé stessa.

Consapevoli o no, ciò che i burocrati (ma anche i sindacalisti) non vogliono sono queste tre inevitabili conseguenze dell’applicazione dell’I.T. nella Pubblica Amministrazione.

1) L’I.T. nella Pubblica Amministrazione é inevitabilmente labour saving.

Non si potrà avere lo stesso numero di dipendenti nella Pubblica Amministrazione. Analizzate ogni processo nella P.A. e immaginate quante di quelle mansioni, spesso stupide, potrebbero essere sostituite, generando efficienza e ricchezza, da un buon software.

D’altronde, se non si farà questa “banale” attività, ai dipendenti che andranno in pensione e non potranno essere sostituiti seguirà il caos organizzativo e maggiore inefficienza.

Ragionamento analogo andrà rivolto ad uno sportello delle Poste Italiane.

2) L’I.T. nella Pubblica Amministrazione può generare ottimizzazione e valorizzazione della conoscenza.

Le architetture web sono nate per favorire lo scambio e l’arricchimento della conoscenza. In fin di conti perché chiediamo lo sviluppo degli open data?

Non é solo un problema di trasparenza. Gli open data devono generare valore economico e maggiore conoscenza nell’intero corpo sociale.

Ma, la macchina Pubblica (ma anche molte organizzazioni sociali) é spesso verticale e opaca. Ed é su questa opacità che si fonda il potere delle burocrazie.

3) L’I.T. nella Pubblica Amministrazione determina una parità di relazioni tra il cittadino e la macchina burocratica.

Ma, la macchina burocratica é autoreferenziale.. Spesso la struttura organizzativa viene scambiata con la legge. Quindi, se non si cambiano le leggi la macchina resta eguale a sé stessa, autoreferenziale e inutilmente punitiva nei confronti dei cittadini.

Come capirete riformare la Pubblica Amministrazione italiana non é cosa banale che si risolve con qualche slogan ad effetto.

 

 

3 risposte su “Le conseguenze dell’innovazione della P.A.. Quello che i burocrati non vogliono cambiare”

sembra che il problema dell’I.T. si possa affrontare come problema meramente tecnico: la felice frase:”guardare il mondo con occhi diversi” rimanda ad una posizione sulla vita che richiede una partecipazione di ognuno a qualcosa che non resti confinato al proprio limitato ambito.
Pur iscritto agli arkk, lavorando da ark, non opero da tale, perchè qs è solo un aspetto di me. A volte nessuno per chi incontro o frequento.
Si può dire che occorre una sincerità verso se stessi e, dunque, anche verso tutti gli altri uomini? Empatia, forse, esprime qualcosa.
A venerdì.
arch. luigi cioppi

lavoro nella p.a.
– ci fanno istruire pratiche, con tanta carta quanto una lavatrice, tra l’altro già inserite dai beneficiri e/o tecnici delegati su piattaforma telematica
– in più ce le fanno scansionare tutte per evitare la carta …. ciò nonostante si perpetua la richiesta del progetto in formato cartaceo (inverecondo!)
– non solo, tutto quello che scansioniamo, va raccolto in una ulteriore banca dati (sigh!) moltiplicando il numero di copie telematiche con tutti i rischi del copia incolla, senza tener conto di un cloud o di un core con possibilità di sincronia
– poi se proponi che tutto il progetto sia presentato dal beneficiario in formato telematico sei un bestemmiatore e ti troncano dicendoti … non è di tua competenza!
CHE DIO SALVI L’ITALIA

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