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ancora….e se Google non avesse tutti i torti!!!

Chiaro anche io vedo come l’orticaria l’affidare ai gestori di rete (ma anche dei motori di ricerca come Google) la gestione della rete.

Figurarsi se ritengo giusto affidare a Google (ma anche  a Steve Jobs) il futuro della rete.

E tuttavia, oggi il WEB è uscito da una sua fase. Il WEB (le piattaforme, soprattutto quelle WEB 2.0) sta pervadendo ogni ambito della nostra vita.

Anzi, la scelta di dotarsi di applicativi WEB 2.0 può far fare un grande passo alle imprese (italiane!!!), alla gestione dei sistemi sanitari, all’istruzione.

WEB 2.0, implica un cambiamento nella concezione della democrazia e nella gestione del potere, di ogni potere (ma democrazia implica regole, il WEB non è una zona franca).

E tuttavia, tutto ciò passa attraverso l’estensione “dell’infrastruttura rete” (non importa se banda larga o WIFI).

E qui arriva il dilemma: il pubblico, gli Stati investono loro, e dettano le regole del gioco, oppure…….

In altra epoca della storia dell’uomo le grandi rivoluzioni tecnologiche/economiche hanno necessitato, affinché i benefici fossero estesi a tutti (diventassero diritti universali) di un compromesso tra lo Stato e il mercato.

Siamo di fronte allo stesso identico dilemma, ecco perché, soprattutto in luoghi arretrati come l’Italia (sì arretrati) sono per andare “a vedere il gioco di Google”. Un bel riformismo applicato al WEB.

Certo, ciò necessita una politica che giochi questo gioco, ma il tema almeno va posto!!!

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