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Codice dell'Amministrazione Digitale

Agenda digitale, è ora di “delegificare”

Si pensa davvero che l’Agenda Digitale, subordinata al CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale), culturalmente influenzata al rispetto delle leggi sugli obiettivi, finalizzata a dimostrare la titolarità di un atto in caso di giudizio, potrà mai affermarsi??

Si pensa davvero che i dati in formato open potranno essere “liberati” solo se prevale il criterio della trasparenza?? (A questo proposito segnalo un bellissimo articolo di Morena Ragone che invito tutti voi a leggere).

Ho pubblicato un articolo per il Corriere delle Comunicazioni.

Anticipo qualche stralcio per invogliarvi a leggerlo:

“Quale strano Paese è quello che, per poter eliminare il fax nelle relazioni tra PA è costretto a legiferare? In fin dei conti utilizzare una mail al posto del fax dovrebbe essere una cosa del tutto naturale, di buon senso. L’eccesso di legificazione è ciò che genera sprechi e inefficienze nella PA, consentendo alle burocrazie di continuare a perpetuare il loro potere…. Lo dico con molta franchezza: è giunto il tempo che i processi organizzativi nella PA siano totalmente delegificati. Fatto salvo un tetto di risorse economiche certe, i modelli organizzativi di ogni singolo ente dovrebbero essere demandati alla responsabilità degli organismi politici o dei dirigenti, degli insegnanti, dei giudici eccetera. Ognuno di questi soggetti risponderebbe poi dei risultati economici e del livello di efficienza raggiunti….”

Michele Vianello

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