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Digital Transformation Smart city - Smart Citizen

“Activity Based working” e i vantaggi del lavoro condiviso

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Scrive Walter Isaacson nel suo straordinario libro “Gli Innovatori”:

“Il transistor fu davvero una delle più importanti scoperte del XX secolo, frutto della stretta, simbiotica collaborazione fra un teorico e uno sperimentatore impegnati a scambiarsi in tempo reale teorie e risultati.

Ma anche frutto del loro inserimento in un ambiente dove percorrendo un lungo corridoio si potevano incontrare esperti nel drogaggio del germanio e dove si poteva lavorare in un gruppo di ricerca ricco di persone capaci di comprendere le teorie della meccanica quantistica sugli stati di superficie, o sedersi al tavolo di un caffè insieme a ingegneri che conoscevano tutti i segreti per trasmettere i segnali telefonici sulle lunghe distanze.”.

Così, fin dalla loro fondazione furono concepiti i Laboratori Bell.

Sentite questa.

“Se un dipendente lascia uno spazio di lavoro per più di un’ora e mezza, deve liberare la scrivania affinché possa essere utilizzata da un altro dipendente. In tal modo ottimizziamo l’uso dello spazio e creiamo un ambiente più flessibile in cui i dipendenti ogni volta incontrano nuovi colleghi.
Il nostro obiettivo è creare una cultura che abbracci la diversità dell’intera organizzazione e offra un ambiente di lavoro che consenta ai dipendenti di settori diversi di imparare gli uni dagli altri, e di pensare e agire in modo più olistico così da giungere a decisioni migliori”, sostiene Bali Padda (vice president di Lego Group) nel presentare la nuova sede di Londra.

(LEGO GROUP REINVENTA IL MODO DI LAVORARE PRESSO L’UFFICIO DI LONDRA)

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Vi ho proposto due esempi diversi, ma di successo di organizzazione dei processi lavorativi.

Nel caso dei Laboratori Bell (invenzione dei transistor) mi riferisco agli anni ’50 del secolo scorso.

Le nuove modalità collaborative alla Lego sono cosa di questi giorni.

La formula di successo tuttavia é la stessa.

Gli ecosistemi innovativi, siano essi l’organizzazione di un posto di lavoro, siano la promozione di un territorio, hanno successo solo se si affermano pratiche collaborative.

La diversità é un valore da far emergere e da premiare.

Sicuramente molti diranno “Bello!!! Lo diciamo da sempre!!!!”.

In fin dei conti il successo dei coworking si basa su questi processi.

Sono convinto che molte imprese (ma anche molte amministrazioni pubbliche) potrebbero essere organizzate secondo questi criteri.

Anche l’industria (soprattutto quella piccola e media) tradizionale potrebbe essere organizzata secondo questi criteri.

Peccato che non si faccia, perdendo così straordinarie opportunità di crescita.

Quando si parla di sharing economy bisogna considerare che per affermarsi essa ha bisogno di metodologie lavorative e strutture che adottano i criteri di cui ho parlato più sopra.

Non vi dico di diventare la Lego, ma insomma, quei principi sono riproducibili da tutti, utilizzando la giusta flessibilità.

Se vi ho convinto, siete pronti per adottare come metodologia di apprendimento collettivo per la vostra azienda o per la vostra amministrazione il Lego Serious Play.

Vi interessa? Contattatemi.

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