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Device digitali - Social networking

15 principi per una corretta comunicazione politica nell’epoca del social networking.

RICORDATI CHE L’IMPORTANTE NON È PARTECIPARE. L’IMPORTANTE È VINCERE.

Michele Vianello social network politica1

Non è mai stato facile parlare di comunicazione politica. Figurarsi parlare di comunicazione politica nell’epoca del social networking.

Cosa è cambiato? È cambiato tutto rispetto all’epoca dei media tradizionali.

Prima c’era un signore (più o meno autorevole) che parlava –o litigava con altri signori- dietro allo schermo televisivo; prima c’era la stampa e la ricerca spasmodica del titolo in prima pagina.

Ora c’è una prateria dove tutti, senza distinzione, corrono, o sono convinti di correre.

I social network possono essere uno straordinario strumento per avere successo nell’agone politico.

Ma, sui social network “ci si può fare tanto male”.

Chi avrà la bontà di leggere questo prezzo –e seguire i miei consigli- non dovrà minimamente pensare di identificarsi con Obama o con Renzi. Non giocano nella nostra categoria.

Miei cari lettori (politici… spero) voi appartenete ad un campionato che va dalla serie C in giù. Non offendetevi, è la dura realtà. Bisogna progettare una dura scalata per replicare Obama.

In un momento lontano della mia vita ho fatto politica. Era un altro mondo.

Oggi la mia professione è quella di aiutare (consulente) le imprese, le Pubbliche Amministrazioni, le persone a realizzare e a gestire nel tempo una “presenza digitale”.

Diffidate da chi vi dice: “grazie ai social network ti faccio vincere le elezioni”. È fuffa allo stato puro.

Le elezioni si vincono (si perdono) per mille e un motivi che non sto qui ad elencare. Sconfinerei nella politica.

Vi basti sapere che i social network aiutano ad amplificare scelte sciagurate in una campagna elettorale, slogan sbagliati, un candidato sbagliato ecc..

All’opposto se hai un messaggio politico “forte” i social network ti possono aiutare in modo decisivo a vincere le elezioni e poi a governare.

Se sei un leader riconosciuto il cui messaggio viene condiviso da migliaia di persone, i social network ti aiuteranno a vincere e a governare con successo.

Come hai capito ti posso aiutare a vincere le elezioni perché padroneggio bene il digitale e ne conosco le “regole del gioco”.

Nei consigli che vi sto dando non sarà espresso il rispetto di alcun ideale; ci sarà solo realismo.

L’ideale è ciò che ispira un programma politico.

I social network aiutano a diffondere in modo inedito il tuo programma e i tuoi ideali.

 

p.s. Ogni soggetto interpreta “l’ideale perfetto” a modo suo ed è convinto che sia “l’ideale perfetto” per tutti.

Se volete, le elezioni rappresentano l’atto finale di un conflitto tra ideali e interessi diversi. E poi, dopo le elezioni quegli ideali e quegli interessi orienteranno l’azione di governo.

Un ultimo avvertimento: questi principi, volutamente non sono esaustivi.

Se volete saperne di più, chiamatemi ed ingaggiatemi.

 

  • Il messaggio politico è la sostanza. Il social network è lo strumento che ti consente di veicolarlo e di diffonderlo.
  • Costruisci nel tempo una presenza web che affermi la tua leadership. Ciò che è importante sono le interazioni, non i like. I like vanno trasformati in voti. Il successo è dato dalla qualità delle interazioni.

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  • Ad ogni social network (canale) va attribuita una funzione diversa. Se “vuoi il sangue” utilizza Facebook. Se vuoi parlare alla stampa (e alle persone influenti) utilizza Twitter. Se vuoi imprigionare “le impressioni di un secondo”, utilizza Instagram.
  • Sono finite ingloriosamente le ideologie, ma per fortuna restano i valori. Quali valori intendi rappresentare sui social network?
  • Sono finite ingloriosamente le ideologie, ma assieme ai valori ci sono gli interessi reali delle persone. Quali interessi intendi rappresentare sui social network?
  • Tranquilli, Facebook non rappresenta il Paese, non rappresenta tutta la tua città. Facebook, nel bene come nel male, rappresenta diverse tribù di italiani per come realmente sono e per come si identificano. Per le caratteristiche delle tribù, Facebook non consente nessun forma di approfondimento e di riflessione. Facebook è il luogo degli slogan e delle semplificazioni.

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  • Galvanizza i tuoi elettori, dandogli contenuti semplici che consentiranno di moltiplicare il messaggio originale. Ricordati che se hai un profilo personale su Facebook (io ti consiglio di aprire una pagina) più di 5000 “amici” non potrai avere. Ma, se ognuno dei 5000 si identifica in te e moltiplica il messaggio ….
  • Se nel tuo avversario prevale il messaggio “populista” (e di questi tempi abbondano) sforzarti di lavorare e di coinvolgere gli elettori –i cittadini- nella costruzione di una strategia. Insomma, guarda lontano, costruisci messaggi nobili. In questo contesto utilizza un assieme di strumenti social e di linguaggi comunicativi. Utilizza per la narrazione sia le fotografie che i filmati. Non fossilizzarti su Facebook, alla lunga è controproducente, finisce sempre in rissa.

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  • Convinci gli incerti, sono la maggioranza dell’elettorato. Sii molto netto nel messaggio e nel coinvolgimento. Impara a profilare, soprattutto su Facebook. Coinvolgi gli influencers. Probabilmente le “persone normali” costituiscono la maggioranza degli incerti. Ricorda che gli “incerti” vogliono ragionare con te.
  • Appiccica agli avversari etichette stereotipate che li identifichino con una minoranza elitaria della popolazione. Il messaggio sarà: “siete e resterete una minoranza”.
  • Il sito dell’Ente va utilizzato esclusivamente per il messaggio istituzionale. Non commettere errori grossolani. Le Istituzioni sono Istituzioni, vanno rispettate.
  • Racconta sistematicamente, utilizzando un linguaggio che rafforzi la tua identità, ciò che stai progettando (meglio coprogettando) e realizzando. Nel racconto utilizza molto le immagini. Impossessati dell’uso di Instagram. Il sefie è la cosa più antica e scontata che tu possa fare.
  • Utilizza gli hashtag (#) per rafforza le tua parole d’ordine. Utilizza gli hashtag, qualifica la tue presenza su Twitter e su Instagram. Facebook è solo una cassa di risonanza.

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  • Evita l’autoreferenzialità (non sei né Obama, né Renzi), monitora costantemente il web per capire di cosa sta parlando la gente. Colloquia, rispondi, sii disponibile al dialogo.
  • Poniti un interrogativo: il tuo ufficio stampa è adeguato a svolgere queste attività? Rispondi sinceramente.

 

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